Storie e Racconti

Mariolina Coppola e Maurizio Casali in “Le avventure del coniglio Edoardo”

Una volta, in una casa, viveva un coniglio di nome Edoardo. Il coniglio era estremamente soddisfatto di se stesso e per molte buone ragioni: apparteneva a una bambina che lo adorava e lo trattava con ogni cura.
E, poi, un giorno, il coniglio andò perduto… Un cuore del tipo più fragile può imparare ad amare, soffrire, e amare di nuovo

Pietro Bailo – Araucaima Teater in “IL GGG”

 "Nel dormitorio gli altri bambini sognavano già da tempo. Sofia chiuse gli occhi e rimase immobile tentando con tutte le sue forze di addormentarsi. Ma niente da fare. Il raggio della luna fendeva l'oscurità come una lama d'argento e andava a ferirla in piena faccia."
Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. Una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta?

I Fratelli Caproni in “Attenti si scivola”

Due strani individui in frac, bianchi e polverosi quasi fossero usciti da un ripostiglio, arrivano sulla scena. Sembrano smarriti, aprono porte immaginarie come se cercassero una via di fuga o di arrivo fino a trovarsi faccia a faccia col pubblico. Sorpresi o forse impauriti cominciano lo show: “signore e signori la nostra storia parte da molto lontano”.
In bilico tra comicità e tragedia, malinconia ed euforia, giocano con la fantasia, litigano con la realtà, si aggrovigliano nei loro numeri in un modo dove l’illusione è verità.

Cooperativa Teatro Laboratorio in “Streghe, mostri e pelle d’oca”

Brrrr che paura!
L’emozione della paura è un sentimento ancestrale, fra le emozioni la più innata e difficile da combattere. Per un bambino non c’è spiegazione possibile, il buio è buio, il fantasma è il fantasma, il temporale è il temporale…
Solo con molta pazienza si può trovare la strada per uscire dalle paure irrazionali, aiutati dai genitori, dagli insegnanti e dagli adulti in generale e a capire che il buio è innocuo, i fantasmi non esistono e i temporali fanno solo un gran rumore.

Ferruccio Filipazzi in “Volevo vedere la luna”

 ...mi è sempre piaciuta la luna, sin da piccolo. Ogni notte volevo vederla, altrimenti piangevo e non dormivo. La nonna mi sentiva. Lei c'era sempre. La luna invece no, ma io volevo vederla, altrimenti piangevo e non dormivo. La nonna mi sentiva. Si alzava, alta, bianca, si chinava sul mio letto, mi tirava su dentro il suo scialle e mi portava alla finestra. Da li potevo vedere la luna. Quando la luna non c'era mi faceva vedere il lampione, che era li davanti: io smettevo di piangere, chiudevo gli occhi e mi addormentavo. 

HAR BAJE in “Hansel e Gretel in the kitchen”

 Hansel e Gretel è una delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, nota soprattutto per l'immagine della “casa di Marzapane”, materializzazione dei desideri dei due fratelli, ma anche trappola pericolosa da cui fuggire con ingegno e astuzia.
Proprio la rappresentazione della dolce casa si trova alla base di questa merenda letteraria, che coinvolgerà i bambini in una appassionante esperienza culinaria, ma prima li divertirà con le avventure dei fratelli più coraggiosi del mondo delle fiabe.

Giorgio Personelli in “Il signor Volpe, che furbo!”

 "E' la storia un po' raccontata, un po' letta e un po' cantata di come Papà Volpe riuscì a raggirare tre mascalzoni come Olio, Lupino e Pertica usando la sua proverbiale furbizia. 
E tu? Non sei un po' volpino pure tu?"

Tiziano Manzini – Pandemonium Teatro in “Storie di animali”

 Le favole di animali inventate e raccontate da Kipling ai propri figli per spiegare loro in modo divertente i misteri e i segreti del mondo.
 

Claudia Facchini in “Una mela al giorno”

 Una cuoca, amante dei cibi e del mondo culinario, accoglie i bambini nella sua cucina, una cucina molto speciale, abitata da folletti e storie. Tesse le lodi dei cibi semplici come il pane e la frutta di stagione, canta lodi alla cipolla e al minestrone di verdure. Racconta fiabe antiche in cui il cibo è magico e fonte di sapere.

Teatro del Buratto in La fabbrica del colore”

 Due personaggi – gli “esperti” della famosa Fabbrica del Colore - sono impegnati in una (buffa) conferenza sull’uso dei colori: si parte dal bianco e dal nero, ovvero dalla luce e dal buio, per ottenere dodicimila colori diversi!