Emanuela Bussolati
Da bambina adorava annusare matite colorate: “avevano un buon profumo di legno e in più lasciavano un segno che a volte assomigliava a qualcosa… un gatto, un bambino… E ancora, leccate appena un po’ sulla punta si scioglievano sulla carta bianca e sfumavano. Era una piccola magia”. Ancora oggi quella piccola magia continua a stupirla e la matita che trasforma i segni in figure, che racconta senza usare le parole, che rende vere le fantasie, è la sua bacchetta magica. Con forbici, carta, cartoni e colori oggi come allora si diverte a inventare libri. Fa finta che il lavoro sia un gioco, così come da piccoli si fa finta che il gioco sia un po’ un lavoro. Laureata in architettura, ha illustrato moltissimo libri per diversi editori italiani e stranieri.
