Storie e Racconti

Ferruccio Filipazzi in “te le conto e te le canto”

... ma sì, Ferruccio ha lavorato alla Biennale di Venezia, al Lirico, al Piccolo, allo Smeraldo, a Bonn e a Monaco di Baviera... La verità è che l'unica cosa che gli frega è raccontare storie... le storie e (le suggestioni) degli spazi. “Ho letto storie d'acqua sui fiumi e davanti al lago, storie di lupi mannari nei boschi, storie di viaggi in stazione e sulle corriere... e poi nei rifugi antiaerei, nei rifugi montani, nelle osterie, in chiesa, nei parcheggi, nei centri commerciali, intorno al fuoco.

Alessandro Larocca e Andrea Ruberti in “di calce e di farina”

Che cosa hanno in comune un panettiere ed un muratore? A prima vista niente, uno fa il pane e l’altro costruisce case, ma se li metti vicino noterai che entrambi sono sporchi di polvere bianca… Eh si, perché per fare il pane ci vuole la farina e per fare un muro ci vuole la calce, due elementi bianchi e polverosi, ecco che cosa hanno in comune… Ma per Erminio e Ciro non è solo questo.

Pietro Bailo voce – Angelo Bonfanti – chitarra - Araucaima Teater in “Matilde”

«Papà, mi compreresti un libro?»
«Un libro? E per che cavolo farci?»
«Per leggerlo»
«Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro!
Sei viziata, ragazza mia!»

Giorgio Personelli in “Aspettando il Pasticcere”

Il pasticcere, che sarebbe dovuto arrivare per preparare un dolce per la merenda dei bambini presenti, non si è ancora fatto vivo. Per ingannare l’attesa, l’attore Giorgio Personelli propone la lettura di una storia, però il pasticcere non arriva… Animazione, narrazione, laboratorio: i bambini verranno coinvolti in una serie di gag comiche e divertenti.

Alessandra Domenghini e Danila Zambolo Coop Teatro Laboratorio Brescia in “La signora Acqua”

La narrazione “La Signora Acqua” vede questo importante elemento diventare personaggio in carne ed ossa: attraverso il dialogo con i bambini e il racconto di alcune storie si affrontano tematiche varie: l’acqua che lava, che appartiene alla tradizione arcaica di tutti i popoli, che accoglie per prima la vita, che è fonte di gioco.

Associazione Teatrale Har Baje in “I musicanti di Brema” ballata in fa niente

Con Gaia Baggio alle maracas - Simona Lisco al violino –
Simone Matrotisi alla chitarra- Marco Senes al clarinetto
La celebre favola dei fratelli Grimm, viene riletta e rielaborata in forma di ballate musicali, recuperando la tradizione medioevale, in un alternarsi di canzoni inedite, strumenti musicali, ariette recitate e momenti di spassosa clownerie.

Roberto Anglisani in “Piantar Alberi: storie di alberi, foreste, boschi e gli animali che vi abitano”

L’albero rappresenta, fin dai tempi antichi, il simbolo e l’espressione della vita, dell’equilibrio e della saggezza. L’albero del paradiso terrestre era la fonte della conoscenza del bene e del male; spesso nell’antichità colossali patriarchi arborei millenari furono venerati come sacri; e i tronchi dritti e giganteschi della foresta formano le colonne dei primi templi, in cui l’uomo esprimeva la sua stupefatta religiosità di fronte alla grandezza della natura e del cosmo.

Tiziano Manzini - Pandemonium Teatro - in “L’enorme Coccodrillo”

Basta con i putridi pesci del limaccioso fiume africano:
“E’ una giuggiola, una primizia
è come il patè di liquerizia.
E’ più delizioso dei supplì
ripieni di crema chantilly.
Più dei rognoni al maraschino,
più delle cozze con il budino.
E’ come il caviale sopra il gelato,
è come la trippa con il cioccolato.
E’ strafogante, è stragoduriosio:
altro che il solito pesce fangoso!”

Claudia Facchini in “Favole in cucina”

Una cuoca, amante dei cibi e del mondo culinario, accoglie i bambini nella sua cucina, una cucina molto speciale, abitata da folletti e storie. Tesse le lodi dei cibi semplici come il pane e la frutta di stagione, canta lodi alla cipolla e al minestrone di verdure. Racconta fiabe antiche in cui il cibo è magico e fonte di sapere.