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// età consigliata: dai 3 anni
Teatrodaccapo – Con Angelo Ceribelli
Chi l’avrebbe mai detto che proprio lei, la gentilissima ed affabile bibliotecaria Costanza Perfettini avrebbe potuto essere rapita da una banda di banditi? Ma, soprattutto, chi avrebbe mai scommesso che un’intera banda di banditi potesse finire rapita dalla magia contagiosa delle storie? Ed in tutto questo… cosa c’entra il morbillo?!? Un racconto divertente e ricco di colpi di scena.
Presso: Rocca Albani (anche in caso di maltempo)

// età consigliata: dai 3 anni
di e con Francesca Cecala e Swewa Schneider
Due personaggi poetici che sembrano scappati da un circo si muovono all’interno di una installazione di piccoli oggetti per narrare storie di bambini chiusi nelle bolle, di omini fatti di acqua. Filastrocche di acqua, aria, leggerezza e fragilità. Si scivola da una storia all’altra, da una filastrocca ad una canzone e qua e là si aprono momenti di piccola magia dentro i quali il pubblico e le attrici si ritrovano a giocare insieme. Dopo la lettura i bambini sono invitati a giocare liberamente con le bolle di sapone di tutte le dimensioni.
Presso: Biblioteca/Parco Villa Tasca (in caso di maltempo lo spettacolo serale sarà rinviato a data da destinarsi)

// età consigliata: dai 5 anni
Luna e Gnac Teatro
Lo Yark è un mostro cinico e spietato, un divoratore di bambini buoni ed educati. Ha però un grosso punto debole: il suo stomaco è delicato e, se per caso, gli capita di ingurgitare bambini cattivi, maleducati o sbruffoni, allora per lui si mette molto male… Ma l’amore per una bambina speciale gli cambierà il cuore… e forse anche la dieta!
(lettura tratta da LO YARK, di Bertrand Santini – Ed. Officina Libraria)
Presso: Piazza Nuova (in caso di maltempo Auditorium Scuola Secondaria di primo grado, Via Montessori n.13)

// età consigliata: dai 3 anni
di e con Francesca Cecala e Swewa Schneider
Quante volte da bambini ci hanno detto: “Fai il bravo…se no, arriva il lupo e ti mangia!”. E quante volte attraversando da soli un bosco non ci siamo fatti prendere almeno una volta dal timore di incontrare “lui” il “cattivo delle fiabe”? Una lettura che vuole essere un omaggio alla figura del Lupo. Storie di lupi affamati, selvaggi, crudeli, furbi, ma anche di lupi buffi, coraggiosi e buoni.
Una attenta selezione di testi che spazia dalle fiabe classiche a testi di autori contemporanei.
Presso: Area Feste (anche in caso di maltempo)

di Simone Guerro, Marco Lucci, Enrico De Meo / Con Marco Lucci, Enrico De Meo – Regia di Simone Guerro / Produzione Il Laborincolo, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, PaneDentiTeatro
“Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto”. Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’inventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi. Sembra tutto perfetto, finché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore. Ma l’amore non fa per lui! Lo scrittore si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di volpi affamate e di conigli: in giacca e cravatta, lui, e in abito da sposa, lei, perché si vogliono sposare. Tenere effusioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio. Proprio la storia rifiutata da Zac!
Una importante coproduzione per creare uno spettacolo tra teatro d’attore e di figura, con muppets e burattini animati a vista che sembrano veri e che si muovono sul palco in un mondo onirico capace di scaldare il cuore dello spettatore e affrontare il tema della paura di amare.
Presso: Parcobaleno (in caso di maltempo Auditorium della Scuola Secondaria di primo grado, Via Don Gonella n.4)

// età consigliata: dai 6 anni
// liberamente tratta dal libro di A. De Lestrade
Con Rossella Rapisarda e un musicista – Compagnia Eccentrici Dadarò
C’è un paese dove le persone non parlano quasi mai. è il paese della “grande fabbrica delle parole”. In questo strano paese per poter pronunciare le parole bisogna comperarle e inghiottirle. Inizia così una storia poetica che fa giocare e innamorare delle parole, e fa scoprire la potenza dei suoni. Una storia che fa diventare grande un bambino timido con solo tre parole in tasca. Tre parole che diventeranno speciali come lui. Una favola per un’attrice e una chitarra… e tante parole che faranno giocare il giovane pubblico.
Un racconto per divertirsi riflettendo su temi importanti, e sull’importanza delle parole.
Presso: Piazza Italia (in caso di maltempo Scuole Secondarie di primo grado, Passaggio Rodari n.1)

Compagnia I Fratelli Caproni / Tratto da “Le avventure di Giovannino Perdigiorno” di Gianni Rodari / Ideato, scritto, e diretto da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti – Con Andrea Ruberti
“Giovannino Perdigiorno è un grande viaggiatore, viaggia in automobile, in moto, in monopattino, a piedi, in aeroplano, viaggia in dirigibile, col carrettino a mano, con il treno diretto e con l’accelerato, ma un paese perfetto non l’ha ancora trovato…” Giovannino cerca un paese perfetto dove gli errori non esistono e viaggia, attraversando paesi fantastici, incontrando persone di razze diverse che hanno nasi a forma di pipa o che rimbalzano come palle di gomma, che vivono nei frigoriferi o in case di cioccolata. Impara così che l’esperienza del viaggio è più importante di qualsiasi perfezione, perché ti fa crescere e capisce che nel viaggio è compreso anche l’errore, e quando si sbaglia è un po’ come cadere… Ma un buon viaggiatore trova sempre la forza di rialzarsi e proseguire nel suo cammino.
I Fratelli Caproni, Alessandro Larocca e Andrea Ruberti, si incontrano all’inizio degli anni 80 presso la scuola teatrale della compagnia Quellidigrock, fondata da Maurizio Nichetti. Studiano l’arte del mimo e della pantomima e negli anni 90 si consolidano come coppia comica, dando vita ad un sodalizio artistico che li vede protagonisti in produzioni teatrali, televisive, cinematografiche e festival internazionali.
Presso: Piazza Duca d’Aosta (in caso di maltempo Sala della Comunità, Piazza Duca d’Aosta)

// età consigliata: dai 3 anni
di e con Francesca Cecala e Swewa Schneider
Il binomio “bello-brutto” è presente nelle storie vecchie e nuove, ed è un mondo affascinante e misterioso. Principi tramutati in rospi, fanciulle che prendono l’aspetto di vecchie, ma anche bruttini furbi e bellocci tonti… Per fortuna nelle storie non c’è sempre solo il principe con gli occhi azzurri ed i capelli biondi. Le storie ci insegnano che la bellezza sta nell’unicità e nello sguardo di chi guarda. Ci insegnano che gli eroi possono anche essere brutti, imperfetti e a volte davvero strani!
Presso: Piazza Donatori di Sangue (in caso di maltempo Biblioteca Comunale “Lanfranco da Albegno”, Viale Papa Giovanni XXIII 34-38)

di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton – Regia Philip Radice
Uno spettacolo poetico, divertente e dinamico, tra teatro, danza, giocoleria ed equilibrismo. Due balconi, per rappresentare un intero condominio. Un paese tranquillo ai confini del mondo. Ma una mattina tutto cambia… Basta una parola per capire che l’uomo che occuperà l’appartamento sfitto è straniero. Lui parla strano, veste strano, insoliti capelli e poi lui sorride alle persone, ma a nessuno importa. Due balconi, due vite. Kolòk mette a confronto personaggi che unendo il circo al teatro, la poesia al divertimento si troveranno finalmente amici.
Milo e Olivia vantano una notevole esperienza internazionale. Milo Scotton è l’unico italiano diplomato alla famosa “Ecole Nationale de Cirque” di Montréal in Canada, da cui nascono il “Cirque du Soleil” e il “Cirque Eloize” ed è il primo a portare in Italia le tecniche della Scala Libera Acrobatica. Olivia Ferraris è figlia d’arte, completa i suoi studi nel circo frequentando stages intensivi di verticalismo e tessuti aerei in Canada. Il loro talento polivalente gli consente di essere di volta in volta equilibristi, giocolieri, acrobati, danzatori e attori.
Presso: Piazza della Civiltà Contadina (In caso di maltempo c/o il Palazzetto del Centro Sportivo, Via Giorgio La Pira n. 14)

// età consigliata: dai 5 anni
Luna e Gnac Teatro
Ogni fiaba ha un sapore diverso: dentro ci sono profumi che vengono da lontano, oggetti fatati, personaggi goffi o terrificanti. è la fame a muovere i protagonisti di queste storie… e quando si dice cibo nelle fiabe, si parla di abbondanza o di privazione, di miseria o di ricompense, di paura… ma anche di risate!
(lettura tratta da FIABE ITALIANE di Italo Calvino – Ed. Mondadori)
Presso: Parco della Scuola Primaria “E.Baumann” (in caso di maltempo Campo coperto Polivalente, ViaTorino n.2 c/o Scuola Secondaria di primo grado Don Bosco)