Un’elegante signora appare in piazza. È ben vestita, sofisticata in un nero tailleur e scarpe col tacco. Sembra insicura, apprensiva riguardo il suo aspetto. Prepara lo spazio scenico come un cameriere d’alta classe. Saluta il pubblico, danza con quel suo modo eccentrico come uno sfacciato maestro cerimoniere. Incredibili prodezze tecniche tra clave, palline, un monociclo alto due metri e mezzo, un immancabile finale di fuoco. Durante lo spettacolo la metamorfosi: la bella è la bestia.